Bioimpedenziometria vettoriale (BIVA)

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE
SULLA BIOIMPEDENZIOMETRIA VETTORIALE (BIVA)

Bioimpedenziometria vettoriale (BIVA)

TUTTO QUELLO CHE DEVI
SAPERE SULLA BIOIMPEDENZIOMETRIA VETTORIALE (BIVA)

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Che cos’è la bioimpedenziometria vettoriale (BIVA)?

La bioimpedenziometria vettoriale, conosciuta con l’acronimo BIVA, è una tecnica avanzata, non invasiva e assolutamente sicura, utilizzata per analizzare in modo approfondito e oggettivo la composizione corporea. A differenza di metodi più semplici o approssimativi, la BIVA si basa sulla misurazione dell’impedenza biologica, ovvero della resistenza che i tessuti del corpo umano oppongono al passaggio di una corrente elettrica alternata a bassa intensità e in monofrequenza.

Questo principio consente di ottenere non solo una stima quantitativa dei diversi compartimenti corporei, ma anche un’informazione qualitativa sullo stato di idratazione, la distribuzione dei fluidi e la condizione funzionale della massa cellulare. In altre parole, non si tratta di un semplice “peso” dei comparti corporei, ma di una lettura dettagliata e clinicamente rilevante della struttura interna dell’organismo.

Con la BIVA è possibile determinare parametri importanti come:

  • l’acqua corporea totale (utile per valutare lo stato di idratazione);
  • la suddivisione tra acqua intracellulare ed extracellulare;
  • la quantità di massa grassa e massa magra;
  • la massa metabolicamente attiva;
  • la massa muscolare vera e propria.

L’analisi avviene in pochi minuti, è completamente indolore e può essere ripetuta nel tempo per monitorare l’evoluzione dellacomposizione corporea in risposta a un piano nutrizionale o a un programma di attività fisica. Per queste sue caratteristiche, la bioimpedenziometria è oggi ampiamente utilizzata non solo in ambito nutrizionale, ma anche in quello sportivo, clinico e preventivo.

Perché è utile sottoporsi a un’analisi BIVA

Conoscere il proprio peso non è sufficiente per valutare lo stato di salute: due persone con lo stesso peso e altezza possono avere una composizione corporea completamente diversa, con implicazioni importanti per il benessere metabolico e funzionale. La bioimpedenziometria vettoriale consente di andare oltre il dato della bilancia, offrendo una rappresentazione dettagliata e scientificamente fondata dello stato interno dell’organismo.

Nel nostro studio utilizziamo strumenti Akern, azienda leader riconosciuta a livello internazionale per l’elevato rigore scientifico delle sue tecnologie. Le strumentazioni Akern sono validati da una solida letteratura scientifica e largamente impiegati in contesti clinici, sportivi e di ricerca accademica. Questo ci consente di eseguire analisi precise, affidabili e ripetibili, fornendo dati funzionali altamente attendibili per una valutazione oggettiva della composizione corporea. L’uso della tecnologia Akern, supportata da numerosi studi pubblicati, rappresenta per noi uno standard essenziale di qualità e scientificità.

La BIVA, grazie al suo modello vettoriale, è uno strumento particolarmente utile in un percorso nutrizionale, perché consente al Biologo Nutrizionista di costruire un piano realmente personalizzato, in base alle specifiche necessità fisiologiche della persona. Ad esempio, è possibile comprendere se è opportuno migliorare lo stato di idratazione, ottimizzare la massa muscolare o intervenire sulla massa grassa, con l’obiettivo di favorire processi metabolici più efficienti e duraturi.

Inoltre, la BIVA permette di monitorare l’efficacia del piano nutrizionale nel tempo, anche in assenza di variazioni evidenti del peso, offrendo un parametro oggettivo per comprendere se e come il corpo stia rispondendo alla strategia adottata. È particolarmente indicata anche in situazioni specifiche come l’analisi dello stato nutrizionale di soggetti anziani, sportivi, donne in gravidanza o persone con patologie croniche.

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Cosa valuta esattamente la BIVA rispetto alla bioimpedenziometria classica?

La BIVA offre una lettura più avanzata e precisa della classica bioimpedenziometria. Mentre quest’ultima si basa su formule predittive e può essere influenzata da variabili esterne (età, sesso, idratazione), la BIVA sfrutta un modello vettoriale diretto. Questo significa che si ottiene un tracciato grafico che riflette in modo immediato lo stato dei tessuti: se la persona è disidratata, se ha una buona massa muscolare, oppure se presenta un eccesso di massa grassa. Questo approccio, non basandosi su dati statistici ma su parametri fisiologici reali, è più personalizzabile e attendibile in situazioni cliniche, sportive o nutrizionali specifiche.

È un esame indicato solo per chi deve dimagrire?

Assolutamente no. La bioimpedenziometria vettoriale è uno strumento utile per tutti, non solo per chi vuole perdere peso. È utile in ambito sportivo per monitorare i guadagni di massa muscolare, nei soggetti normopeso per individuare eventuali squilibri nella distribuzione dei fluidi corporei o nella qualità della massa cellulare, e in ambito clinico per valutare lo stato nutrizionale in persone fragili, anziane o con patologie croniche. Inoltre, permette di verificare l’efficacia di un piano alimentare anche in assenza di variazioni di peso visibili, offrendo un parametro oggettivo di progresso o necessità di intervento.

Ogni quanto tempo va ripetuta la BIVA?

La frequenza dell’esame dipende dagli obiettivi e dal contesto. In un percorso attivo (dimagrimento, aumento massa muscolare, recupero funzionale) è consigliabile ripetere l’esame ogni 4–6 settimane per valutare gli effetti della strategia adottata. In una fase di mantenimento o controllo, può essere sufficiente ogni 3 mesi. Ripetere l’analisi con regolarità consente di cogliere variazioni anche minime, correggere tempestivamente eventuali errori e ottimizzare il percorso nutrizionale nel lungo termine. Il Biologo Nutrizionista valuterà sempre insieme alla persona la frequenza più adatta in base alla sua situazione specifica.

Testimonianze

Un piano alimentare unico e personalizzato che si basa sulle più recenti evidenze scientifiche in ambito nutrizione.

Il Team di Nutrizionista.Bio

Siamo Biologi Nutrizionisti accumunati da una grande passione: accompagnarti e sostenerti fino al raggiungimento dei tuoi obiettivi. Che siano di dimagrimento, estetici, di performance sportiva o di benessere fisico, siamo qui per te. I tuoi obiettivi, sono anche i nostri!

Domande frequenti

Qui troverai soluzioni e risposte alle domande più frequenti relative alla bioimpedenziometria vettoriale. Questa sezione è progettata per fornire chiarezza e informazioni essenziali, aiutandoti a migliorare la tua comprensione su questi argomenti cruciali per la salute e il benessere.

No, è assolutamente indolore, non invasivo e sicuro. Si tratta del semplice passaggio di una corrente a bassissima intensità, non percepibile, attraverso elettrodi applicati sulla pelle.

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È consigliato evitare attività fisica intensa il giorno prima oppure se si tratta di uno sportivo, ripetere la misura sempre nello stessa condizione segnalando l’attività e non bere alcolici. Queste precauzioni garantiscono una maggiore affidabilità dei dati.

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Sì, la BIVA è adatta a tutte le età, purché eseguita da personale qualificato. È utile anche per monitorare la nutrizione clinica in soggetti fragili.

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L’intera procedura richiede circa 10 minuti, inclusa la spiegazione dei risultati da parte del professionista.

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Assolutamente sì, anzi è funzionale per monitorare l’andamento della gravidanza stessa. Spesso, infatti, è essenziale monitorare l’incremento ponderale della mamma durante la gravidanza (fondamentale in questo il Biavector) ed utilissimo, inoltre, per monitorare ed eventualmente rilevare eventuali anomalie nei fluidi in modo che si possa darne segnalazione al ginecologo che potrà intervenire per il meglio.

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Sì, la maggior parte delle analisi BIVA offre risultati in tempo reale, che il Biologo Nutrizionista può interpretare e discutere subito con la persona.

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No, la BIVA non ha valore diagnostico medico, ma è uno strumento di valutazione funzionale utile in ambito nutrizionale e preventivo.

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Alcuni strumenti possono dare indicazioni indirette su un eventuale eccesso di grasso intra-addominale, ma per questo sono indicati esami strumentali più specifici. L’adipometria può dare questi riscontri in maniera precisa.

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