Dr. Davide Ippolito Ph.D.

Oggi mi occupo di:

•  ricerca e sviluppo scientifico;
• direzione di contenuti tecnici-scientifici;
• attività di divulgazione scientifica;
• consulenze nutrizionali e personalizzazione del piano alimentare dopo la presa in carico dell’assistito occupandomi  prevalentemente di nutrizione clinica e dietoterapia per specifiche patologie conclamate; nutrizione personalizzata per atleti;
• supervisione sulle figure del Team di Nutrizionista.Bio;
• attività direzionale e gestionale.

Nasco come uno dei primi Personal Trainer in Italia, tessera n. 28 rilasciata nell’anno 2000 dall’Associazione Italiana Personal Trainer, quando ancora qui questa figura non era conosciuta come lo è oggi.

Mi è sempre stato a cuore il benessere della persona e, l’allenamento, in questo, detiene un ruolo importante.
Grazie all’attività di ricerca svolta con l’università ho studiato per molto tempo il consumo energetico degli atleti attraverso test di calorimetria indiretta.
Grazie a degli strumenti specificamente progettati per misurare in tempo reale il consumo di ossigeno (VO2) e la produzione di anidride carbonica (VCO2) durante l’attività fisica, si può calcolare, infatti, il consumo energetico, ovvero quante “calorie” si stanno bruciando.

Già a quei tempi il concetto di caloria non mi convinceva dal punto di vista scientifico. 

Infatti, se il ragionamento matematico ci dice che 1+1 = 2, che 1 mela + 1 mela = 2 mele, così la matematica delle calorie afferma che se introduco 2000 kcal e ne consumo 1800 kcal, ho 200 kcal in eccesso e quindi dovrei ingrassare mentre se introduco 2000 kcal e ne consumo 2200 kcal, ho 200 kcal in meno e quindi dovrei dimagrire. 

Invece, spesso, succede che introducendo 1200 kcal e consumandone 2000 kcal, quindi con 800 kcal in meno… si ingrassa!  Perchè? 

La risposta merita un intero seminario, ma in realtà la cosa importante per me è stato capire che l’organismo umano ha una complessità così elevata e fine, con meccanismi e reazioni biochimiche così perfette che mi è sempre sembrato riduttivo pensare che sia solo tutto un discorso di semplici differenze matematiche.