Supporto Nutrizionale per Linfedema e Lipedema

Evita la progressione dei sintomi

Riduzione dell'infiammazione

Sensazione di maggior leggerezza

Supporto Nutrizionale per Linfedema e Lipedema

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lipedema

Lipedema e Linfedema: cosa sono e da cosa si differenziano

Il lipedema è una sindrome cronica progressiva. Questo significa che può peggiorare se non viene adeguatamente trattata. È caratterizzata da un accumulo di grasso evidente e simmetrico tra la parte destra e sinistra,  che coinvolge maggiormente gli arti inferiori,  dai glutei alle caviglie, creando spesso una sproporzione tra la parte superiore ed inferiore del corpo. Prevalentemente osservato nelle donne, è spesso confuso con obesità, adiposità localizzata o linfedema. Le cause principali sono riconosciute in  fattori genetici, ormonali, disfunzioni di capillari sanguigni e linfatici. Un’alimentazione sbagliata, che porta ad un aumento di peso ed un mancato, o ancora peggio sbagliato, esercizio fisico possono portare ad un peggioramento complessivo della patologia. Una dieta alimentare personalizzata, in sinergia con un eventuale trattamento medico, fisioterapico ed anche un programma corretto di allenamento, sono la chiave per il miglioramento dei sintomi e per un miglior stato di benessere e salute. 

Linfedema: dalla diagnosi al ruolo di una sana alimentazione

Il linfedema è un accumulo di fluidi, causato da un danneggiamento o un malfunzionamento, del sistema linfatico. Si differenzia dal lipedema perché si manifesta nel corpo in modo monolaterale, asimmetrico e colpisce solitamente sia uomini che donne. Ad oggi non esiste una cura e deve essere diagnosticato da un medico, ma diversi trattamenti possibili e una dieta personalizzata permettono di evitare un peggioramento delle condizioni. Le cause principali sono interventi chirurgici, radioterapia, infezioni o traumi. Tra i sintomi più comuni troviamo gonfiore alla gamba o al braccio (solo da un lato), alterazione del colorito della pelle, pelle più suscettibile alle infezioni, difficoltà di movimento all’arto. Un’alimentazione corretta può aiutare a gestire i sintomi del linfedema, riducendo l’infiammazione e favorendo la salute del sistema linfatico. La parola chiave di una dieta per il linfedema è personalizzazione: studi scientifici hanno evidenziato come non funzioni una dieta basata solo sul conteggio delle calorie, ma è fondamentale il timing e la qualità degli alimenti scelti. Un peso corporeo ottimale e una buona alimentazione in una persona che soffre di linfedema, rimangono la chiave per un significativo miglioramento dei sintomi e per uno stato di salute ottimale. 

linfedema

Linfedema e lipedema: l'importanza dell'alimentazione

L’alimentazione ha un ruolo centrale per il trattamento di entrambe le problematiche perchè si occupa di fornire le precise sostanze in grado di agire sui meccanismi coinvolti. Inoltre scongiura il pericolo di sommare obesità a linfedema e lipedema. Le persone con una condizione di obesità, sono particolarmente vulnerabili a sviluppare linfedema. Se c’è un accumulo di grasso sia a livello sottocutaneo che viscerale si ottiene una compromissione sia meccanica che di carattere infiammatorio di linfonodi e vasi, molto concentrati nell’addome. Il lipedema è altrettanto aggravato da una condizione di obesità, che è di sua natura una condizione infiammatoria e che può quindi agevolare la formazione di grasso “malato”. Addirittura, negli stadi più avanzati del lipedema si ha anche creazione di edema con l’unione delle due problematiche: il lipolinfedema.

Lipedema e linfedema: la corretta attività fisica

Un’attività fisica adatta con esercizi a bassa intensità precisi e mirati alle caratteristiche di queste problematiche, diventa fondamentale per contribuire al miglioramento dei sintomi e ad una migliore qualità di vita. Svolgere esercizi sbagliati e ad alta intensità crea le basi per aumentare l’infiammazione, condizione che abbiamo visto essere estremamente dannosa e da il via ad una pericolosa spirale.

Lipedema e linfedema: valore alla multidisciplinarietà

Un approccio che coinvolge diversi professionisti è necessario e fortemente consigliato nella gestione di Lipedema e Linfedema. Si lavora per gestire i sintomi, migliorare la capacità di prendersi cura di sé, ottimizzare la salute e prevenirne la progressione. Insieme all’alimentazione è fondamentale prendersi cura della pelle, considerare terapie fisioterapiche per la gestione del dolore, del gonfiore con terapie decongestive, linfodrenaggio.

Con Nutrizionista.Bio potrai trovare un riferimento nutrizionale importante sapendo che ogni aspetto dei programmi nutrizionali, dei servizi e dei prodotti è supportato da solide basi scientifiche. 

Testimonianze

Un piano alimentare unico e personalizzato che si basa sulle più recenti evidenze scientifiche in ambito nutrizione.
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Domande frequenti

Qui troverai soluzioni e risposte alle domande più frequenti sulla dieta in caso di Linfedema e Lipedema. Questa sezione è progettata per fornire chiarezza e informazioni essenziali, aiutandoti a migliorare la tua comprensione su questi argomenti cruciali per la salute e il benessere.

Il linfedema è una condizione cronica che causa gonfiore, solitamente negli arti, a causa di un accumulo di liquidi linfatici. Sgonfiare il linfedema richiede un approccio multidisciplinare, e deve essere indirizzato da professionisti specifici del settore: 

I trattamenti possono essere di diverso tipo, qui te ne indichiamo alcuni: 

  1. Terapia decongestiva complessa (TDC): questo trattamento comprende la combinazione di massaggi linfodrenanti, bendaggi compressivi, esercizi specifici e cura della pelle. 
  2. Compressione: l’uso di indumenti compressivi, come calze o maniche, aiuta a ridurre il gonfiore mantenendo una pressione costante sui tessuti.
  3. Esercizio fisico: gli esercizi leggeri e regolari migliorano la circolazione linfatica. Attività come il nuoto, il camminare e lo yoga possono essere particolarmente utili.
  4. Dieta equilibrata: seguire una dieta sana e bilanciata aiuta a mantenere un peso adeguato e riduce la pressione sul sistema linfatico. Evitare cibi ricchi di sale, che possono favorire la ritenzione di liquidi.
  5. Massaggi linfodrenanti: questi massaggi, eseguiti da professionisti, stimolano il sistema linfatico e aiutano a ridurre il gonfiore.
  6. Elevazione degli arti: sollevare gli arti gonfiati sopra il livello del cuore, quando possibile, può facilitare il drenaggio dei fluidi.
  7. Idratazione: bere molta acqua aiuta a mantenere il corpo idratato e può migliorare la funzione del sistema linfatico.
  8. Evitare il calore eccessivo: Il calore può aumentare il gonfiore, quindi è consigliabile evitare bagni caldi, saune e l’esposizione prolungata al sole.
  9. Monitoraggio regolare: consultare regolarmente un medico, un nutrizionista e un fisioterapista specializzato, per monitorare la condizione e adattare il trattamento alle esigenze specifiche. 

Gestire il linfedema richiede costanza e attenzione, ma con il giusto supporto è possibile migliorare in modo significativo la qualità della vita. Richiedi una prima visita nello studio Nutrizionista.Bio più vicino a te. 

Il linfedema alle gambe è causato da un accumulo di liquido linfatico nei tessuti, dovuto a un funzionamento inefficiente del sistema linfatico. Questo può essere il risultato di diverse condizioni e fattori. Ecco alcune delle principali cause del linfedema alle gambe:

  1. Linfedema primario: è una rara condizione congenita che può manifestarsi in qualsiasi fase della vita, dalla nascita all’età adulta. È causato da anomalie nel sistema linfatico, come una riduzione del numero o delle dimensioni dei vasi linfatici.
  2. Linfedema secondario: è il tipo più comune e si sviluppa a causa di danni o ostruzioni nel sistema linfatico. Le principali cause del linfedema secondario includono:
    • interventi chirurgici: la rimozione dei linfonodi, spesso durante il trattamento del cancro, può danneggiare il sistema linfatico e causare linfedema.
    • radioterapia: i trattamenti di radioterapia possono danneggiare i linfonodi e i vasi linfatici.
    • infezioni: le infezioni, soprattutto quelle contratte in aree tropicali, possono danneggiare i vasi linfatici (esempio la filariosi) 
    • traumi: lesioni fisiche o traumi che danneggiano i linfonodi o i vasi linfatici possono causare linfedema.
    • obesità: l’eccesso di peso può aumentare la pressione sui vasi linfatici delle gambe, ostacolando il drenaggio linfatico e causando linfedema.
    • sedentarietà: uno stile di vita sedentario può compromettere la circolazione linfatica, contribuendo all’accumulo di liquidi nelle gambe.
    • malattie vascolari: alcune malattie che colpiscono i vasi sanguigni, come la trombosi venosa profonda, possono contribuire allo sviluppo del linfedema.

Il linfedema alle gambe si manifesta con sintomi come gonfiore persistente, sensazione di pesantezza, tensione della pelle, e in casi avanzati, cambiamenti cutanei come ispessimento e indurimento della pelle. La gestione del linfedema richiede un approccio multidisciplinare, tra cui quello di un Biologo Nutrizionista esperto, per un miglioramento significativo della qualità di vita. Contattaci per una prima visita nello studio a te più vicino.

Il lipedema è una condizione cronica che coinvolge l’accumulo anomalo di tessuto adiposo e riconoscerlo prontamente è fondamentale per una diagnosi precoce e un trattamento adeguato. I sintomi principali del lipedema sono un accumulo di grasso simmetrico sulle gambe, dalle anche alle caviglie, che risparmia solitamente i piedi. Ciò comporta una sproporzione tra la parte superiore del corpo e la parte inferiore che appare notevolmente ingrossata. 

Chi ha il lipedema nota che le aree colpite sono dolorose al tatto, possono avere una maggiore sensibilità e dolore spontaneo o a seguito di una pressione. Come disturbo cronico tende a peggiorare nel tempo, soprattutto senza un supporto adeguato e viene, nelle fasi più avanzate, associato spesso al linfedema complicando, quindi, la sua diagnosi che ricordiamo deve essere fatta da un medico. Un fattore come l’aumento di peso può accelerare la progressione della problematica. La gestione del lipedema può includere terapie conservative o interventi chirurgici, ma è scientificamente dimostrato come la giusta dieta sia un valido supporto per un miglioramento della qualità di vita.

L’approccio migliore per il trattamento dei sintomi del Lipedema è quello multidisciplinare, che vede coinvolte più figure quali medico, biologo nutrizionista, fisioterapista, terapia occupazionale, psicologo e chirurgo. In base allo stadio del lipedema che viene diagnosticato, saranno indicate le cure più adatte.

Gli stadi del Lipedema sono 4 e si suddividono in: 
  • stadio 1: la pelle è visibilmente liscia ma presenta delle piccole nodularità
  • stadio 2: la pelle si presenta “a buccia d’arancia” con nodularità più evidenti
  • stadio 3: l’aspetto della cute è a “materasso” con grandi ed evidenti nodularità
  • stadio 4 (lipolinfedema): l’edema coinvolge anche mani e piedi.

Tutti i sintomi del lipedema hanno un forte impatto sulla qualità di vita e sul senso di accettazione estetica. Per questo un approccio multidisciplinare diventa fondamentale, per un supporto in tutte le fasi del percorso di miglioramento.

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L’alimentazione svolge un ruolo importante in caso di lipedema, soprattutto per favorire un’azione antinfiammatoria, mantenere un micriobiota amico e un corretto funzionamento del fegato.

Tra i cibi da prediligere troviamo: cibi fermentati, verdure e frutta di differenti varietà, agrumi, pesce azzurro ricco di omega 3, cereali naturalmente senza glutine (riso, quinoa, grano saraceno), spezie e grassi animali allevati al pascolo. 

Tra i cibi da evitare/limitare il più possibile ci sono invece junk food, zuccheri, fruttosio e dolcificanti, cibi raffinati, latte e latticini provenienti da allevamenti intensivi, FODMAPs e grassi idrogenati. 

Importante sapere che anche nel caso di lipedema, le strategie alimentari applicabili possono essere diverse e vanno attentamente valutate.

L’infiammazione in caso di lipedema aumenta i problemi linfatici, può comportare problemi sia di digestione che intestinali e di conseguenza peggiorare tutte le problematiche coesistenti. Un supporto nutrizionale ti permette di riconoscere i segni dell’infiammazione, definire le cause e comprendere come eliminarle o ridurle. 

Nutrizionista.Bio, in sinergia con un eventuale trattamento medico e in base alle specifiche esigenze, permette di utilizzare l’alimentazione più adatta al fine di migliorare la qualità di vita e contribuire al successo del trattamento medico. 

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