Infertilità

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE
SULL'INFERTILITÀ

Infertilità

TUTTO QUELLO CHE DEVI
SAPERE SULL'INFERTILITÀ

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Che cos’è l’infertilità?

L’infertilità è una condizione che si manifesta quando una donna ha difficoltà a concepire dopo un anno di rapporti regolari non protetti. Riguarda circa il 15% delle coppie in età fertile ed è spesso il risultato di molteplici fattori, talvolta combinati tra loro. Tra le cause più comuni troviamo squilibri ormonali, disturbi ovulatori, alterazioni della qualità ovocitaria, patologie ginecologiche come l’endometriosi o la sindrome dell’ovaio policistico, ma anche condizioni legate allo stile di vita o all’esposizione ambientale.

L’infertilità può essere secondaria a condizioni patologiche specifiche (come malattie autoimmuni, tiroidee o metaboliche), oppure può essere influenzata da fattori ambientali e occupazionali come l’accumulo di metalli pesanti, l’uso prolungato di plastica o l’esposizione a sostanze chimiche.

Altri aspetti da considerare sono l’età, l’alimentazione, l’uso di sostanze stimolanti (caffeina, alcol, fumo) e lo stress cronico, che possono alterare in modo significativo il sistema ormonale e compromettere l’ovulazione o la qualità dell’endometrio. L’infertilità può anche essere idiopatica, ovvero senza una causa identificabile.

Alimentazione e fertilità: un supporto concreto e personalizzato

L’alimentazione gioca un ruolo chiave nel supporto alla fertilità femminile, soprattutto quando i fattori che ostacolano il concepimento sono modificabili. Il Biologo Nutrizionista interviene proprio su questi aspetti: qualità del peso corporeo, bilancio ormonale, gestione dell’infiammazione, assorbimento dei nutrienti e benessere intestinale.

Una dieta disorganizzata o carente può contribuire ad alterare i processi ovulatori, a ridurre la qualità ovocitaria o a peggiorare la tolleranza glucidica. Al contrario, un piano nutrizionale su misura può favorire condizioni metaboliche più stabili, sostenere il sistema endocrino e migliorare la qualità dell’ambiente uterino.

Il ruolo del nutrizionista non è prescrivere una dieta standard, ma costruire un percorso adattato alla persona, che tenga conto della sua storia clinica, delle caratteristiche del ciclo mestruale, della presenza o meno di patologie associate e della risposta soggettiva del corpo. Si lavora anche sull’esposizione alimentare a fattori ambientali (come contaminanti o sostanze interferenti), per ridurre i rischi su lungo termine.

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Come può l’alimentazione influenzare la fertilità femminile?

L’alimentazione può agire su diversi fronti: regolare la risposta insulinica, ridurre l’infiammazione, sostenere la qualità ovocitaria e riequilibrare l’assetto ormonale. Tutto questo è particolarmente importante nei casi in cui la fertilità sia ostacolata da squilibri metabolici, sovrappeso, sottopeso, insulino-resistenza o da patologie ormonali.

Un’alimentazione sbilanciata può interferire negativamente con la produzione di ormoni riproduttivi, influire sulla funzione ovarica e alterare la qualità del fluido follicolare. Inoltre, il modo in cui vengono assunti nutrienti chiave (ferro, zinco, selenio, vitamina E, vitamina B12) può condizionare i meccanismi di ovulazione e la recettività endometriale.

Per questo motivo, un piano nutrizionale personalizzato, costruito su misura dal Biologo Nutrizionista, può diventare un valido alleato nel migliorare le condizioni di partenza e preparare il corpo a una possibile gravidanza.

Qual è l’impatto del peso corporeo sulla fertilità?

Il peso corporeo può influenzare la fertilità sia in eccesso che in difetto. L’obesità, ad esempio, può alterare l’equilibrio ormonale, ridurre la qualità degli ovociti e causare cicli anovulatori, mentre il sottopeso può portare a cicli irregolari e una scarsa produzione di ormoni sessuali.

Nel sovrappeso, l’eccesso di insulina compromette lo sviluppo follicolare e l’ovulazione. In condizioni di sottopeso, invece, la carenza di massa grassa può ridurre la produzione di estrogeni, alterando la ciclicità mestruale. Anche il rapporto tra massa magra e massa grassa è un parametro utile per valutare la condizione metabolica di una persona.

Un piano nutrizionale specifico permette di intervenire in modo progressivo ed efficace, evitando approcci drastici e puntando su scelte sostenibili che favoriscano un equilibrio ormonale e metabolico favorevole alla fertilità.

È possibile migliorare la fertilità agendo sullo stile di vita?

Assolutamente sì. Lo stile di vita ha un impatto diretto sulla salute riproduttiva. Fumo, alcol, abuso di caffeina, stress cronico e sedentarietà sono fattori che compromettono i delicati equilibri ormonali e metabolici su cui si basa la fertilità.

Anche l’esposizione continuativa a sostanze ambientali interferenti (plastica, metalli pesanti, prodotti cosmetici e alimenti contaminati) può contribuire a ridurre la qualità ovocitaria o alterare la secrezione ormonale. Per questo motivo, un piano nutrizionale efficace comprende anche indicazioni su come minimizzare queste esposizioni, soprattutto durante la fase di ricerca di una gravidanza.

Il Biologo Nutrizionista ha il compito di accompagnare la persona nel creare nuove abitudini, sostenibili nel tempo, che migliorano il benessere generale e ottimizzano le condizioni fisiologiche per il concepimento.

Testimonianze

Un piano alimentare unico e personalizzato che si basa sulle più recenti evidenze scientifiche in ambito nutrizione.

Il Team di Nutrizionista.Bio

Siamo Biologi Nutrizionisti accumunati da una grande passione: accompagnarti e sostenerti fino al raggiungimento dei tuoi obiettivi. Che siano di dimagrimento, estetici, di performance sportiva o di benessere fisico, siamo qui per te. I tuoi obiettivi, sono anche i nostri!

Domande frequenti

Qui troverai soluzioni e risposte alle domande più frequenti relative all'infertilità. Questa sezione è progettata per fornire chiarezza e informazioni essenziali, aiutandoti a migliorare la tua comprensione su questi argomenti cruciali per la salute e il benessere.

Sì. Un’alimentazione disorganizzata può interferire con l’ovulazione, mentre un piano nutrizionale costruito su misura può favorire una migliore regolazione ormonale.

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Non è una questione di “dimagrire” in senso generico, ma di ristabilire un assetto metabolico favorevole alla fertilità. Il Biologo Nutrizionista lavora proprio su questo aspetto.

costruita su misura per la persona. È la combinazione dei cibi, la loro qualità e la loro frequenza a fare la differenza.

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Sì. Un basso peso corporeo può portare a cicli anovulatori o irregolari. In questi casi è importante raggiungere una composizione corporea adeguata prima di cercare una gravidanza.

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Sì. Lo stress cronico può interferire con la produzione di ormoni riproduttivi. Un’alimentazione equilibrata può contribuire anche a migliorare la risposta allo stress.

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Sì. Il fumo, anche se passivo, può alterare l’ambiente ormonale e ridurre la qualità ovocitaria. È importante evitare l’esposizione anche indiretta.

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Non esiste una lista valida per tutti. Il Biologo Nutrizionista valuta quali alimenti possono essere non adatti in base alla storia clinica e alla risposta individuale.

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Sì. Un’alimentazione adeguata, che fornisca i giusti nutrienti e riduca lo stress ossidativo, può contribuire a migliorare l’ambiente ovarico e sostenere la qualità ovocitaria.

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Sì. Anche se la pillola compensa gli squilibri ormonali, seguire una dieta adeguata permette di arrivare alla sospensione del farmaco in condizioni metaboliche migliori, favorendo una ripresa più fisiologica.

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