Perché il nutrizionista contro l’endometriosi è un tuo valido alleato

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Che cos’è l’endometriosi?

Potrebbe sembrarti strano pensare all’endometriosi come ad una patologia che può avere un qualche collegamento con l’alimentazione…eppure ti svelerò un segreto: 

È PROPRIO COSI’!

Devi sapere che l’endometriosi è una patologia molto complessa e diffusa; si pensa che colpisca almeno 1 donna su 10. 

Perchè “si pensa”? Perché la stima è di certo “al ribasso”, infatti molto spesso non viene riconosciuta e quindi diagnosticata.

Per questo, dal punto di vista alimentare, non è certo semplice orientarsi sul da farsi dovendo prendere in considerazione diversi fattori.

Se il tuo dubbio è: esiste una dieta unica ed universale per combattere l’endometriosi? La risposta è no, non esiste!

Con questo articolo, però, il mio intento è spiegarti perché, pur non esistendo una dieta “curativa”, è importante seguire un’alimentazione strettamente personalizzata e quali sono i fattori su cui la dieta va ad agire.

Ma partiamo da cos’è l’endometriosi e perché può succedere che non venga riconosciuta immediatamente.

Endometriosi

L’endometriosi è una patologia femminile determinata dall’accumulo di cellule endometriali fuori dall’utero. È caratterizzata da una forte dolorabilità mestruale ma questa condizione spesso potrebbe essere trascurata da molte donne pensando sia una condizione normale legata al mestruo. Solo rivolgendosi  ad un ginecologo specializzato si può ottenere una diagnosi appropriata.  

Inoltre, possono trovarsi cisti di endometriosi sia nella cavità pelvica che in quella addominale, così come nelle ovaie. Queste cisti in passato venivano spesso confuse con cisti ovariche da sindrome dell’ovaio policistico

Ora, non voglio spaventarti! I dolori del ciclo possono essere normali ma sai bene che la prevenzione è fondamentale ed è importante sottoporsi a controlli periodici.

Quindi, anche quando parliamo di dieta per endometriosi dobbiamo concentrarci su due punti specifici:

  • la nutrizione come prevenzione;
  • la nutrizione come strategia supplementare al piano terapeutico in modo che vi sia una sinergia funzionale (quindi in aggiunta e mi raccomando, NON in sostituzione).

Uno studio molto interessante del gruppo di ricerca del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi di Milano, mostra come la dieta possa aiutare pazienti che soffrono di endometriosi grazie ai principi antinfiammatori che permettono di tenere bassa la produzione di prostaglandine (attraverso la regolazione di alcune interleuchine 1, 2 e 6) e la secrezione di insulina permettendo di migliorare la dolorabilità legata alla post-ovulazione.

Lo studio prende in rassegna le abitudini alimentari di donne con endometriosi analizzando in particolare il ruolo di verdura, frutta, carne rossa, delle vitamine in generale, dei prodotti lattiero-caseari, del caffè e dei grassi insaturi. I dati evidenziano che le donne con endometriosi consumano molta meno verdura ed acidi grassi omega 3, più carne rossa e caffè. Ad ogni modo lo studio risulta solo un punto di partenza in quanto è necessario approfondire ancora le modalità attraverso le quali questi alimenti agirebbero.

Il  riferimento bibliografico che ho voluto citare è solo uno dei tanti che devono essere presi in esame, letti, approfonditi, valutati e rielaborati. Ti assicuro che ogni anno ci sono migliaia di pubblicazioni scientifiche che riguardano la nutrizione e spesso i risultati sono contrastanti. Per orientarsi il lavoro da fare è davvero monumentale e serve tempo, passione e dedizione.

Con questo  vorrei metterti in guardia dal “Dottor Google”! Infatti, probabilmente, anzi… ne sono quasi certo, prima di imbatterti nel mio articolo ti sarà capitato di navigare su  internet digitando “dieta per endometriosi” e potrei scommetterci che le tue idee sono ancora più confuse di prima visto che si trova il contrario di tutto. 

Ti faccio un esempio: su alcuni siti l’uso della soia è altamente consigliato mentre secondo altri siti la soia può stimolare l’attività degli estrogeni, favorendo così la comparsa di endometriosi.

Ancora in altri siti c’è chi consiglia in maniera molto generica l’uso di frutta, verdura, cereali integrali e legumi, senza alcun accenno alla problematica del colon irritabile che è strettamente correlata  all’endometriosi. 

Certo, quelli citati sono alimenti con delle caratteristiche genericamente sane ma in specifiche condizioni, come questa, le indicazioni devono essere super personalizzate e non si può generalizzare. Quindi, comprendi come delle indicazioni dietetiche sbagliate potrebbero avere addirittura un’influenza deleteria!

Per poter fare questo, la conoscenza ed il lavoro di aggiornamento e revisione costante dev’essere alla base del lavoro del Biologo Nutrizionista. 

E’ per questo che oggi il mio intento è proprio quello di fare chiarezza partendo sempre dalla letteratura  scientifica aggiornata. Gli studi scientifici a riguardo fino a pochi anni fa erano davvero molto pochi ma negli anni, sono stati fatti dei passi avanti enormi e se all’inizio sembrava  quasi non ci fosse alcun tipo di correlazione tra modo di alimentarsi ed endometriosi, attualmente, invece, sembra che alcuni alimenti permettano di ridurre il rischio di sviluppare endometriosi, altri invece lo aumentano. 

Endometriosi-alimentazione

Ma a che cosa è dovuto questo?

Si pensa che questo accade su base genetica (vi è un amplificazione del segnale dato dalla ripetizione frequente di alcuni alimenti).

Troppo difficile? Cerco di semplificare: immagina una persona che suona il campanello della tua porta e tu stai dormendo. Ti darebbe fastidio? Immagino di sì!

Ora immagina questa stessa persona che suona il campanello ma nello stesso tempo ti chiama al telefono e bussa con la mano sulla tua porta. Il fastidio non sarebbe molto più alto? Eppure l’azione è la stessa: ti sta cercando!

Ecco, la stessa cosa accade quando introduci alimenti in grado di stimolare una risposta infiammatoria (il suono del campanello). Se introdotti con giusta frequenza crei solo un piccolo disturbo, se la frequenza sale crei un fastidio, se però l’introduzione è con frequenza costante questo potrebbe rappresentare un problema!

Con questo non ti sto dicendo che non dovrai più mangiarli o che devi pesare gli alimenti ma quello che mi sento di consigliarti è di evitare di seguire modelli di diete ricercate sul web perché i fattori da valutare sono tanti e come avrai capito la struttura di una dieta per l’endometriosi è altamente specifica e deve considerare la fisiologia del nostro corpo e la biochimica degli alimenti cercando di tenere leggermente più bassa la quota glucidica in favore dei grassi, per favorire un’equilibrata secrezione di insulina ed evitare picchi insulinemici promuovendo così una dieta antinfiammatoria.

Io, insieme al mio Team siamo pronti a seguirti e supportarti in questo percorso impegnandoci a personalizzare la tua alimentazione a seconda delle tue sensazioni e degli esiti delle visite ginecologiche a cui dovrai sottoporti nelle tempistiche indicate dai tuoi medici.

Ebbene sì, ho parlato di personalizzazione del piano in base alle sensazioni e non è a caso! Purtroppo oltre alla forte dolorabilità pelvica e ai dolori mestruali, uno dei sintomi che caratterizzano l’endometriosi è il colon irritabile.

La maggior parte delle pazienti con endometriosi, infatti, lamenta dolori e problemi gastrointestinali, che sembrano aggravarsi con la terapia con oppioidi o analoghi delle gonadotropine (sono terapie costose ma vengono spesso usate in caso di endometriosi severa).

È indispensabile, quindi, distinguere due diversi periodi a cui si associano approcci alimentari differenti che ti riporto qui di seguito:

  • Periodo acuto di sintomi (va dall’ovulazione al ciclo)
  • Periodo di remissione (inizia nel post ciclo e prosegue fino all’ovulazione)

Quindi come avrai capito, questo si ripete ciclicamente ogni mese e le sensazioni legate ad ogni periodo possono essere anche molto diverse di mese in mese.

Ma cosa fare dal punto di vista nutrizionale?

Andiamo per ordine e analizziamo in modo dettagliato entrambe le fasi.

Periodo acuto di sintomi

In questa fase è importante ridurre al minimo l’apporto di fibra vegetale prediligendo alimenti raffinati e proteine. 

Dovrai  stare molto attenta, oltre ai cibi da evitare sempre, ad alcuni alimenti irritanti a livello intestinale e che quindi possono esacerbare le scariche di dissenteria e la dolorabilità indicata come “dolorabilità a punta” in quanto la sensazione è come se ci fosse qualcosa che punge a livello intestinale.

Alimenti-Endometriosi-Periodo-Acuto

Ti ricordo che uno degli obiettivi di una dieta mirata all’endometriosi è quello di evitare picchi insulinici. Purtroppo alcuni alimenti che trovi indicati per questo periodo tendono proprio a fare il contrario. 

Quindi come fare? La chiave è avere una chiara guida su come poterli associare correttamente tra loro in modo da riuscire a modulare la secrezione dell’insulina.

Periodo di remissione

In questa fase puoi riprendere ad introdurre alcuni tipi di fibra ma anche questa reintroduzione risulta molto soggettiva.

Alimenti-Endometriosi-Periodo-Remissione

So che sembra tutto molto complesso ed effettivamente hai ragione. 

Non c’è nulla di scontato o banale ma va tutto attentamente calibrato in base a moltissime informazioni.

Il lavoro da svolgere è importantissimo che avvenga, te lo ripeto, in sinergia con il piano terapeutico previsto, con il ginecologo, e in ultimo ma non meno importante, con te. 

Tu sarai l’attrice protagonista in scena perché chiunque potrà indicarti la strada ma sarai tu a decidere di seguirla con precisione, costanza e determinazione.

Spero di averti trasmesso l’importanza e la complessità del percorso alimentare per una patologia così frequente e molto spesso sottovalutata perché credo fortemente che con la giusta terapia, con il supporto di un piano alimentare specifico uniti alla tua grinta, farai un buon lavoro.

Ora, se il tuo desiderio è essere affiancata in questo percorso, quello che dovrai fare è richiedere una consulenza con uno dei Biologi Nutrizionisti del mio Team per avere una valutazione del tuo stato nutrizionale e sapere quale potrebbe essere il percorso più adatto alle tue esigenze.

Puoi richiedere la tua prima consulenza omaggio in una delle nostre sedi: 

Bassano del Grappa

Vicenza

Villafranca Padovana

Zanè

Como 

…e se per te fossimo troppo lontani non ti preoccupare, puoi richiedere la tua prima visita dal nutrizionista online.

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