Lo sappiamo tutti: la cattiva alimentazione può provocare malattie. Una dieta troppo abbondante o ricca di alcuni elementi, oppure, al contrario, scarsa o povera, può infatti danneggiare il nostro organismo e la nostra salute. I disturbi in cui possiamo incorrere sono i più vari: dalle carie alle patologie gravi.
Ma quali sono queste “malattie nutrizionali”? Ecco qui una piccola panoramica delle più comuni.
Malattie metaboliche legate all’alimentazione scorretta
Obesità
Secondo il Ministero della Salute, l’obesità è uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale, sia perché sempre più frequente, sia perché è un importante fattore di rischio per altre malattie croniche, come il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e tumori.
Particolarmente preoccupante è poi la crescente obesità infantile in continuo aumento.
Per definire l’obesità ci si riferisce all’indice di massa corporea (BMI, Body mass index), che misura il rapporto tra peso in kg e altezza in m al quadrato. Un BMI uguale o superiore a 25 indica sovrappeso, uguale o superiore ai 30 indica obesità.
Un dato sconcertante e che dovrebbe farti alzare le antenne è che, solo in italia, l’obesità dal 1975 al 2016 è aumentata dal 9,1% al 22,9% per adulti di età pari o superiore a 18 anni.
Purtroppo la maggior parte delle persone pensa, o è indotta a pensare, che l’obesità o il sovrappeso dipendono principalmente da fattori genetici e costituzionali…
Ti sarai detta:
“Sono in sovrappeso ma è normale!! In famiglia siamo di costituzione robusti. Per me è difficile dimagrire”
…niente di più sbagliato.
Questa convinzione oltre ad essere sbagliata non ti permetterà MAI di raggiungere il tuo peso forma e di mantenerlo poi nel tempo.
Le principali cause che portano a problemi di obesità e sovrappeso sono due:
la vita sedentaria e una scorretta alimentazione, ricca di prodotti industriali che comportano una iper o ipo nutrizione con scarsi nutrienti.
… ci tengo a precisare che sarebbe riduttivo ed errato parlare di solo calorie, infatti una dieta ipercalorica ma ricca di nutrienti e sana non comporterebbe simili rischi.
Concludo questo paragrafo chiedendoti di fare una riflessione su come possa essere cambiata l’alimentazione italiana negli ultimi 50 anni e se effettivamente si può parlare di dieta mediterranea nel 2022.
Diabete di tipo 2
Il diabete è una malattia che influenza la glicemia, ovvero la presenza di glucosio (zucchero nel sangue).
Il glucosio serve a far funzionare le cellule e i suoi livelli variano durante la giornata. Per esempio, appena dopo mangiato, il glucosio nel sangue aumenta e il pancreas produce un ormone, l’insulina, che riporta rapidamente il livello nella norma. Al contrario, dopo ore di digiuno, per evitare che la glicemia si abbassi troppo, il nostro corpo produce altri ormoni per aumentare la quantità di glucosio nel sangue.
Con il diabete, questo sistema non funziona più, soprattutto per quanto riguarda la produzione di insulina.
In particolare, il diabete di tipo 2 è una malattia che dipende proprio dall’alimentazione scorretta. Chi infatti mangia abbondantemente ed eccede nel consumo di cibi ricchi di zuccheri ha un rischio maggiore di sviluppare il diabete rispetto a chi sceglie una dieta sana.
Malattie cardiovascolari
Ipertensione e ipercolesterolemia
Trigliceridi e colesterolo sono grassi che circolano normalmente nel sangue. Quando però i loro valori non rientrano all’interno di determinati range, il rischio di malattie cardiovascolari aumenta.
Il colesterolo ha moltissime funzioni all’interno dell’organismo ed è fondamentale:
- è un componente essenziale delle membrane cellulari,
- funge da precursore per molti ormoni e paraormoni quali aldosterone, cortisone, testosterone, estradiolo e vitamina D3,
- ha una funzione emulsionante e pro-digestiva, il colesterolo viene impiegato nella sintesi della bile,
- è essenziale per lo sviluppo embrionale,
- è essenziale nel metabolismo cellulare,
- interviene nei processi di trasmissione molecolare trans-membrana.
E queste sono solo alcune delle sue funzioni… ma vista la molteplicità dei suoi compiti come mai bisogna fare molta attenzione?
Ora ti spiego il motivo…
Il trasporto nel sangue del colesterolo è affidato a delle proteine che fanno parte della classe delle lipoproteine che vengono classificate in base alla loro densità.
Le più importanti per la prevenzione cardiovascolare sono di due tipi:
- le LDL, lipoproteine a bassa densità (note come Colesterolo LDL cattivo) che trasportano il colesterolo sintetizzato dal fegato alle cellule del tuo corpo.
- le HDL, lipoproteine ad alta densità (note come Colesterolo HDL Buono) che rimuovono il colesterolo in eccesso dai vari tessuti per riportarlo al fegato che poi provvederà ad eliminarlo.
Il colesterolo LDL quando presente in quantità eccessiva tende ad accumularsi nei vasi sanguigni, restringendoli o bloccandoli.
Nel primo caso, il minor flusso di sangue porterà a un aumento della pressione (ipertensione). Nel secondo, si avranno ictus e infarto.
Uno dei fattori da considerare è anche il rapporto LDL/HDL, un rapporto sbilanciato è un fattore di rischio importante per malattie cardiovascolari
L’ipercolesterolemia, ovvero elevati livelli di colesterolo, può essere evitata migliorando il proprio stile di vita che non significa eliminare cibi che contengono colesterolo come si possa pensare comunemente.
Infatti, il colesterolo alimentare (colesterolo all’interno degli alimenti) influenza i valori di colesterolo plasmatico soltanto del 10-20%.
I Livelli di colesterolo nel sangue dipendono infatti principalmente dalla quantità di colesterolo prodotta dal corpo stesso (produzione endogena).
Ti potrà suonare strano ma la produzione di colesterolo endogena aumenta se il colesterolo introdotto con l’alimentazione è troppo bassa e diminuisce se si mangiano alimenti ricchi di colesterolo.
E’ doveroso inoltre precisare che un eccesso di zuccheri, sia semplici che complessi promuove un maggiore rilascio di insulina, la quale promuove la sintesi di trigliceridi e di colesterolo.
Quindi come possiamo fare a controllare la produzione endogena di colesterolo?
Il controllo dell’ormone insulina è la chiave per prevenire o migliorare l’ipercolesterolemia dal punto di vista alimentare e quindi controllare la produzione endogena di colesterolo LDL (colesterolo cattivo)
Quindi una dieta bilanciata che controlla la produzione insulinica associata ad un corretto peso corporeo e una regolare attività fisica può migliorare l’ipercolesterolemia, inoltre una riduzione del sale aggiunto può portare dei miglioramenti nell’ipertensione.
Altre malattie legate all’alimentazione
Parlando di altre malattie legate all’alimentazione troviamo:
Osteoporosi
L’osteoporosi è una malattia caratterizzata dalla riduzione della massa ossea e anche della sua qualità. Questo comporta una maggiore fragilità e quindi un più alto rischio di fratture.
Alimentazione e osteoporosi sono fortemente legate. Non solo un corretto apporto di calcio con l’alimentazione può bastare per evitare una riduzione della massa ossea, infatti bisogna considerare anche che ci sono vitamine come la Vitamina D e la Vitamina C che migliorano la sua biodisponibilità e quindi l’assorbimento a livello intestinale mentre la presenza di ossalati, presenti in alcune verdure e cereali, la peggiorano.
Inoltre l’osteoporosi può essere aggravata se presenti nella propria alimentazione cibi preconfezionati ricchi di conservanti e da un eccessivo consumo di sale.
Più sale aggiungi nei tuoi piatti più calcio elimini tramite le urine.
La soluzione per prevenire e migliorare l’osteoporosi è trovare una giusta alimentazione per migliorare l’assorbimento del calcio combinando i giusti alimenti evitando le associazioni sbagliate che possono invece rendere vani i tuoi sforzi.
Tumori
I tumori sono uno degli esempi più lampanti del rapporto tra malattie e alimentazione. A favorire la comparsa del cancro concorrono:
– la carenza di vitamine, minerali e fibre;
– dieta sbilanciata verso gli zuccheri;
– la presenza di sostanze dannose e cancerogene nei cibi. Possono essere sostanze naturali, dovute alla cottura (le temperature elevate di griglia e barbecue modificano le proteine della carne), o aggiunte industrialmente (additivi) come anche junk food.
Inoltre, il rischio di tumore aumenta in caso di sovrappeso e obesità.
Ma anche per i tumori vale quanto detto finora, ovvero che un’alimentazione sana e un corretto stile di vita ha un’ottima azione “antitumorale” preventiva.
Disturbi del comportamento alimentare
Quando si parla di malattie e alimentazione non ci si deve limitare solo alla sfera fisica. Cibo e psicologia sono intimamente connessi. Il cibo infatti non è solo nutrimento, ma anche un piacere, a volte persino una consolazione o uno sfogo.
I disturbi alimentari si caratterizzano per un’alterazione delle abitudini alimentari. Nonostante siano più frequenti tra gli adolescenti (specie le ragazze), anche adulti e bambini possono soffrirne. Non entrerò nello specifico e ti parlerò brevemente dei più comuni:
- Anoressia
È un disturbo psicologico che porta chi ne è colpito a vedersi sempre troppo grasso e a perseguire una magrezza eccessiva. - Bulimia
Chi soffre di bulimia tende a fare grandi abbuffate e, poi, preso dai sensi di colpa, attua comportamenti compensativi (come il vomito) per “eliminare” quanto fatto.
Alimentazione compulsiva (binge eating)
È simile alla bulimia, ma senza i comportamenti compensativi.
Per curare i disturbi alimentari bisogna muoversi su due binari. Il primo è quello della terapia psicologica per risolvere il disagio interiore che porta a tali manifestazioni. Il secondo è quello della nutrizione per affrontare i danni fisici e anche per favorire un’educazione alimentare che ripristini un rapporto corretto col cibo.
Malattie che possono peggiorare con una cattiva alimentazione
Sebbene non causate dall’alimentazione, malattie autoimmuni, come il diabete di tipo 1, la psoriasi, malattie reumatiche e malattie neurologiche possono peggiorare considerevolmente se non si sta attenti a cosa si mangia.
Da un lato, l’assunzione di grassi trans e zuccheri semplici può infatti esacerbare stati infiammatori o altri disturbi. Dall’altro, una dieta povera di vitamine, sali minerali, fibre e nutrienti non è in grado di dare al corpo il necessario per mantenersi in salute.
Prevenire le malattie con l’alimentazione
Sebbene spesso le malattie presentino concause ereditarie e ambientali, il cibo può spesso fare la differenza. Infatti, un’alimentazione sana è in grado di mandare in remissione (differente da dire “curare”) alcuni disturbi, tenerne sotto controllo altri e, in generale, prevenirne molti.
Tuttavia, il grande pregio dell’alimentazione è che, a differenza degli altri fattori, ne abbiamo il pieno controllo. Siamo noi che decidiamo ogni giorno cosa mangiare, pertanto possiamo consapevolmente decidere di nutrirci in un modo che favorisca la nostra salute e il nostro benessere.
E a differenza di quel che si può credere, uno stile alimentare sano non si basa sulla rinuncia.
Al contrario, è possibile mantenersi in forma anche mangiando cibi gustosi!
Se non ci credi, scopri il programma alimentare di Nutrizionista.Bio e guarda il video qui sotto!
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